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Antonio Vivaldi

Opere

Dorilla in Tempe

MIDI & MP3

Biografia

Partiture
Vocali e Orchestrali, Arie
Antonio Vivaldi - catalogo

Sinfonia (MIDI 45k)
dalla Dorilla in Tempe di Antonio Vivaldi
Italian Opera (copyright) 2001

opera
(p = perduta / lost)
librettista

 

RV (Catalogo Ryom)

695 - L'Adelaide

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Antonio Salvi - Verona, Teatro Filarmonico, Carnevale 1735
Santa Adelaide di Borgogna (festeggiata il 16 dicembre) è vissuta tra il 930 e il 999. Era figlia di Rodolfo II di Borgogna e sposò Lotario II re d'Italia. Imprigionata in un castello sul Lago di Garda, fu soccorsa dall'imperatore Ottone I che la sposò. Come imperatrice, alla morte del marito, governò a fianco del figlio Ottone II e poi per il nipote Ottone III. Fondò il Monastero di San Salvatore a Pavia.

 

696 - Alvida, regina dei Goti

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? - Praga, Teatro del conte Spork, primavera 1731
Alvida è un nome di fantasia. Il libretto era stato musicato già da Alessandro Scarlatti e rappresentato a Napoli, Palazzo Reale, il 6 novembre 1689.

 

697 - Agrippo

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Domenico Lalli - Praga, Teatro del conte Spork, 1730

698 - Aristide

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Carlo Goldoni - Venezia, Teatro San Samuele, autunno 1735 (intermezzo)

 

699 - Armida al campo d'Egitto
(c. RV 720)

Giovanni Palazzi - Venezia, Teatro San Moisé, autunno 1718
melodramma, solo il I e III Atto
La figura d'Armida è fantastica ed è tratta dalla Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso, pubblicata a Genova nel 1579 poi a Parma nel 1581. Armida è una maga saracena, inviata nel campo dei crociati cristiani per sedurli e distoglierli dalla battaglia. Anche Tancredi, eroe della cristianità , è vittima dei suoi malefici. Rinaldo libererà i soldati crociati, ma è colpito da un incantesimo che lo fa addormentare. Armida sta per trafiggerlo e invece se ne innamora e lo conduce in un palazzo incantato. Liberato da due eroi crociati, che uccidono i mostri a custodia del castello, Rinaldo fugge e si fa perdonare da Goffredo di Buglione, liberando la selva da un maleficio. I crociati possono prendere la legna per le macchine da guerra e sconfiggono gli infedeli. Armida vorrebbe suicidarsi. Rinaldo la consola e la convince a convertirsi al cristianesimo.

 

700 - Arsilda Regina di Ponto

Domenico Lalli - Venezia, Teatro Sant'Angelo, autunno 1716
Quest'opera è dedicata al conte Giacomo Brivio e racconta la storia del principe Tamese (Il Tamese è un'altra opera di Feo, sul medesimo soggetto, rappresentata a Napoli nel 1739), orfano di padre. Durante un viaggio incontra Arsilda, figlia del re del Ponto, e se ne innamora. La sua nave, durante il ritorno, è colpita da una tempesta e Tamese è dato per morto. Sua madre, la reggente, fa credere che Lisea, sorella di Tamese, sia morta e la presenta ai sudditi travestita da Tamese, sposandola con Arsilda. Tamese, miracolosamente salvatosi, fa ritorno al suo regno, nelle vesti di giardiniere. Arsilda lo riconosce e gli confida d'aver sposato una donna. Tamese, chiaritosi con Lisea, sale al trono unendosi ad Arsilda. La sorella va in sposa al suo innamorato Barzane.  

701 - Artabano re de' Parti
(c. RV 706)

Antonio Marchi - Venezia, Teatro San Moisé, Carnevale 1718

702 - L'Atenaide o sia Gli affetti generosi

Apostolo Zeno - Firenze, Teatro della Pergola, 29 dicembre 1729

703 - Bajazet (Tamerlano)

Agostino Piovene - Verona, Teatro Filarmonico, 1735 (pasticcio)
Bajazet è un sultano vissuto tra il 1359 e il 1403, che ha restaurato la religione mussulmana ortodossa in Oriente, accusato di presunte violenze e nefandezze, poi vinto dall'imperatore turco Tamerlano. Nel libretto il sultano Amurat ordina a Rossana, sua favorita, di uccidere Bajazet, ma ella al contrario se ne innamora e gli offre di salire sul trono, a patto che la sposi. Bajazet rifiuta, perché ama Atalide. Amurat, conosciuto il complotto, ordina di uccidere Rossane e Bajazet, che riesce a salvarsi.

704 - La candace o siano Li veri amici

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Francesco Silvani e Domenico Lalli - Mantova, Teatro Arciducale,
Carnevale  1720

705 - Catone in Utica

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Pietro Metastasio - Verona, Teatro Filarmonico, maggio 1737 (manca il I Atto)
Cesare attacca Utica. Marzi, figlia di Catone, è innamorata di Cesare, ma promessa all'alleato Arbace. Catone respinge la proposta di pace, che Cesare, disarmato, gli ha offerto, chiedendo per sè la mano di Marzia. Cesare s'incontra in segreto con Marzia, che è fuggita per non sposare Arbace, e salva la vita al tiranno quando sopraggiungono i congiurati. Le truppe di Cesare, guidate da Fulvio, hanno vinto in Utica e Catone, in un gesto disperato, si uccide maledicendo Cesare.

 

706 - La costanza trionfante degli amori e degl'odii (rappresentato anche col nome di Artabano oppure Doriclea -
c. RV 701 e RV 708)

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Antonio Marchi - Venezia, Teatro San Moisé, Carnevale 1716

707 - Cunegonda

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Agostino Piovene - Venezia, Teatro Sant'Angelo, Carnevale 1726

708 - Doriclea (c. RV 706)

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Antonio Marchi - Praga, Teatro del conte Spork, Carnevale 1732

709 - Dorilla in Tempe

Antonio Maria Lucchini - Venezia, Teatro Sant'Angelo, autunno 1726
L'azione si svolge in Tempe, località amena della Tessaglia, ove il pastore Nomio ama Dorilla, figlia del re Admeto e promessa in sposa ad Elmiro. Anche la ninfa Eudamia è innamorata di Elmiro, ma di lei è invaghito Filindo. Dorilla deve essere sacrificata al Pitone, un serpente marino mostruoso, che è ucciso da Nomio. Invece di sposare l'eroe, come vorrebbe il padre, Dorilla fugge con Elmiro. Nomio, infine, preferisce svelare la sua vera identità . Egli è Apollo e consacra l'unione di Dorilla ed Elmiro e di Eudamia con Filindo.

 

710 - Ercole su 'l Termodonte

Giacomo Francesco Bussani - Roma, Teatro Capranica, 23 gennaio 1723
Ercole è figlio di Alcmena e di Zeus. Il nome significa gloria di Era. Per essere un dio dovette superare dodici fatiche. Si esercitò a superarle strozzando quand'era ancora nella culla i serpenti che Era gli aveva inviato. Recatosi a Delfi, l'oracolo gli ordinò di andare a Tirinto e di obbedire ad Euristeo, che gli avrebbe imposto le dodici prove. Nella nona, che superò brillantemente, dovette recuperare la cintura di Ippolta, regina delle Amazzoni, stabilitesi lungo le rive del fiume Termodonte.

 

711 - Farnace

Antonio Maria Lucchini - Venezia, Teatro Sant'Angelo, Carnevale 1727
Il re Farnace, sconfitto dai romani, non demorde. Alla moglie Tamiri consegna un pugnale per uccidere il loro figliolo e se stessa, se il nemico entrasse in Eraclea, capitale del Ponto. Berenice, regina di Cappadocia e madre di Tamiri, si allea con il proconsole Pompeo, offrendosi d'aiutarlo a uccidere Farnace, che gli rapì la figlia. Tamiri, saputo della definitiva vittoria del nemico obbedisce all'ordine del marito, cerca di uccidersi, dopo aver nascosto il figlio, ma è fermata da Berenice. Farnace incontra di nascosto Tamiri e la rimprovera di non essersi suicidata. Il figlio di Farnace è prigioniero di Pompeo, che invece di assassinarlo, come vorrebbe la vendicativa Berenice, lo consegna alla madre. Farnace poco dopo salva generosamente la vita al proconsole romano, sventando l'attentato di Selinda, sua sorella. Pompeo invita a dimenticare gli odi reciproci e anche Berenice perdona a Farnace le offese passate. Pompeo rende il trono all'alleato Farnace.

 

712 - La fede tradita e vendicata

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Francesco Silvani - Venezia, Teatro Sant'Angelo, Carnevale 1726
Umblio, il re di Norvegia, è scacciato dai suoi vassalli e si rifugia da Ataulfo, re dei Goti, recando con sè l'unica figlia Edvige. Chiede aiuto contro l'usurpatore Scandone, raccogliendo attorno a sè una coalizione di principi scandinavi, e infine lo sconfigge e lo imprigiona, dopo avergli ucciso il figlio in battaglia. Edvige, legittima erede, tornerà al trono.

 

713 - Feraspe

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Francesco Silvani - Venezia, Teatro Sant'Angelo, autunno 1739

714 - La fida Ninfa (rappresentata anche come Il giorno felice -
c. RV 777)

Scipione Maffei - Verona, Teatro Filarmonico, maggio 1732
Il pastorello Nerete e le due figlie: Licori ed Elpina sono rapiti da un corsaro e portati sull'isola di Nasso. Licori incontra Osmino, un tempo suo promesso sposo, è ora un corsaro, dopo essere stato rapito anch'egli dai pirati. Egli ha un fratello: Morasto, di cui s'innamora Elpina. Le due coppie lasciano l'isola, profittando del favore di Eolo.

 

715 - Filippo re di Macedonia

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Domenico Lalli - Venezia, Teatro Sant'Angelo, Carnevale 1721

716 - Ginevra principessa di Scozia

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Antonio Salvi - Firenze, Teatro della Pergola, gennaio 1736

717 - Giustino

Nicolò Berengani - Roma, Teatro Capranica, Carnevale 1724
Anastasio è l'imperatore di Costantinopoli nel 500 dC. Il re Vitaliano, tiranno dell'Asia minore, pretende per sè la sua giovane moglie Arianna, di cui è invaghito e riesce, infine, a rapirla. Anastasio affida l'ingrato compito di liberarla al prode Giustino, contadino sempliciotto che, dopo un sogno premonitore di gloria, aveva salvato la sorella dell'imperatore da un orso. Vitaliano, rifiutato da Arianna, la abbandona su un'isolotto in balia di un mostro marino. Giustino ammazza la bestia, libera la fanciulla e imprigiona Vitaliano, che riesce ancora a fuggire. La corte di Costantinopoli gelosa di Giustino lo scredita innanzi all'imperatore, che lo manda in esilio [la gratitudine!]. Vitaliano s'imbatte in Giustino e sta per ucciderlo, ma una voce d'oltretomba l'avvisa ch'egli in realtà è suo fratello scomparso [ma guarda un po']. I traditori hanno imprigionato nel frattempo Arianna e Anastasio. Vitaliano e Giustino uniscono le forze e li sconfiggono. L'imperatore di Costantinopoli, colpito dal coraggio e dalla fedeltà di Giustino, gli offre in moglie la sorella Eufemia.


718 - Griselda

Apostolo Zeno e Carlo Goldoni - Venezia, Teatro San Samuele, primavera 1735
Griselda è un'eroina del Decamerone di Giovanni Boccaccio (1353). Nel libretto di Zeno il marchese di Saluzzo diviene Gualtiero re di Sicilia che sceglie per moglie la contadina Grisela, sottoponendola a prove crudeli per convincersi del suo amore e per renderla bene accetta ai sudditi.

 

719 - L'incoronazione di Dario

Adriano Morselli - Venezia, Teatro Sant'Angelo, Carnevale 1717
Ciro, re di Persia defunto, appare in sogno alle figlie Statira e Argene per consolarle. Il nobile Dario vuol sposare la stupida Statira e Argene l'asseconda con l'intenzione di prenderne il posto. Innanzi ai pretendenti al trono, Dario propone che il nuovo re sia scelto da Statira. Argene confessa a Dario d'amare un altro e lo prega di scrivere sotto dettatura una lettera d'amore per costui, poi mostra il foglio a Statira, che s'ingelosisce e rinuncia alle nozze. Apollo intanto è sceso dai cieli per confermare il patto dei pretendenti. Statira promette la mano a tutti, non sapendo che fare. A chieder la corona sono allo nello stesso momento Oronte e Arpago, sostenuti l'uno dal popolo, l'altro dall'esercito. Lei vorrebbe sposarli entrambi. Argene fa condurre la demente Statira in una selva, perché sia sbranata dalle fiere [lei è scema come la sorella, solo più crudele], poi dice a Dario che è fuggita. Dario non le crede e la raggiunge in tempo per salvarla. Argene, credendoli morti, si fa incoronare regina, ma è poi imprigionata, quando Dario torna insieme a Statira, sempliciotta ma fedele e di buon cuore. Lei è la novella regina di Persia.

 

720 - Gli inganni per vendetta
(c. RV 699)

Giovanni Palazzi - Vicenza, Teatro delle Grazie, 1720
Lo stesso dell'Armida.

 

721 - L'inganno trionfante in amore

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Matteo Noris - Venezia, Teatro Sant'Angelo, autunno 1725

722 - Ipermestra

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Antonio Salvi - Firenze, Teatro della Pergola, Carnevale 1737

723 - Montezuma

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Alvise Giusti - Venezia, Teatro Sant'Angelo, autunno 1733
Montezuma, sovrano degli Aztechi, si rifugia in Messico dopo la sconfitta contro gli spagnoli. Alla moglie Mitrena e alla figlia Teutile consegna un pugnale per uccidersi se cadessero in mano nemica (c. Farnace RV 711). Teutila è innamorata di Ramiro, fratello di Fernando, a capo degli spagnoli, e non ha il coraggio di uccidersi. Montezuma, travestito da spagnolo, è deciso ad assassinarla. Ramiro lo ferma e lo nasconde, ma in mano gli resta la spada dell'azteco ed è accusato dal fratello di tradimento. Montezuma esce allo scoperto per difendere Ramiro ed è imprigionato. L'oracolo del dio Uccilibos ha rivelato al capo delle truppe messicane che vinceranno se sarà sacrificata Teutile e un nemico. Ramiro si dirige al tempio di Uccilibos per distruggerlo e poi va alla ricerca di Teutile. Il capo degli spagnoli, sventato il sacrificio e vinto i ribelli, restituirà la corona a Teutile e a Ramiro, benedicendo la loro unione.  

 

724 - Nerone fatto Cesare

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Matteo Noris - Venezia, Teatro Sant'Angelo, Carnevale 1715 (pasticcio)
Nerone, imperatore romano dal 37 al 68 dC, sposò Ottavia, figlia dell'imperatore Claudio, che fece uccidere per amore di Poppea. Venne educato alla musica e all'arte da Seneca, che costrinse al carcere e al suicidio. Iniziò le persecuzioni contro i cristiani e provocò l'incendio di Roma. Fece assassinare madre e moglie, per sposarsi con Messalina e poi morì suicida.

 

725 - L'Olimpiade

Pietro Metastasio - Venezia, Teatro Sant'Angelo, Carnevale 1734
Il re Clistene offre la figlia Aristea in premio al vincitore dei giochi olimpici: Licida aspira alla sua mano, ma è troppo debole. Si affida all'amico Megacle, cui un tempo ha salvato la vita, perché gareggi per lui fingendosi Licida. Anvhe Megacle ama, riamato, Aristea ed è combattuto tra il senso dell'onore e i sentimenti d'amicizia. Megacle vince l'Olimpiade, ma Argene, un tempo promessa sposa di Licida, svela a Clistene lo scambio di persona. Licida è mandato in esilio, tenta di assassinare il re ed è condannato a morte. Dal medaglione di Licida, che Argene porta al collo, il re deduce che Licida in realtà è il proprio figlio Filinto, un tempo abbandonato in mare, perchè , come aveva pedetto l'oracolo, il re non fosse ucciso dal proprio figlio. Megacle può sposare Aristea e Licida la nobile dama cretesa Argene.

 

726 - L'Oracolo in Messenia

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Apostolo Zeno - Venezia, Teatro Sant'Angelo, Carnevale 1738

727 - Orlando finto pazzo

Grazio Braccioli - Venezia, Teatro Sant'Angelo, autunno 1714
Orlando è alla ricerca dell'amata Angelica, figlia del re del Catai. La principessa ama invece Medoro e gli fa credere, complce la maga Alcina, che questi è suo fratello. Alcina lo incanta con parole d'amore. Poi soccorre un altro cavalire, Ruggiero, dissetandolo con acqua incantata. L'eroe abbraccia Alcina e dimentica l'amata Bradamante, che s'avvicina gelosa e furibonda. Bradamante infila al dito un anello magico e rompe l'incantesimo, tornando ad abbracciarlo. Orlando s'accorge d'essere stato ingannato e giura di vendicarsi. Angelica e Medoro si sono sposati e hanno segnato il loro nome su un tronco d'albero. Orlando impazzisce e abbatte tutte le piante della foresta, entra nel tempio di Ecate e uccide il guardiano Aronte, rubando la statua di Merlino, che dà il potere ad Alcina. Il tempio sprofonda e la maga è ormai neutralizzata. Orlando rinsavisce e augura felicità ad Angelica e Medoro.

 

728 - Orlando furioso

Grazio Braccioli - Venezia, Teatro Sant'Angelo, autunno 1727
La stessa versione precedente tratta dal VI, VIII, XXII e XXIX canto dell'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto (Frrara, 1516).

 

729 - Ottone in Villa

Domenico Lalli - Vicenza, Teatro delle Grazie, maggio 1713
L'imperatore Ottone ama Cleonilla, che lo tradisce col paggio Ostilio e, in segreto, con Caio Silio. Ostilio in realtà è Tullia travestita, innamorata anch'ella di Caio Sillo e decisa a eliminare la rivale. Cleonilla corteggia Ostilio, che le chiede d'abbandonare Caio, il quale, di nascosto, assiste alla scena e informa Ottone. L'imperatore è preoccupato per Cleonilla e teme le maldicenze, essendosi legato a una donna dissoluta. Ordina a Caio di uccidere Ostilio, che si smaschera e rivela di essere una donna. Cleonilla confessa d'averlo sempre saputo. Ottoone ci crede e fa sposare Tullia con Caio.

730 - Rosilena ed Oronta

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Giovanni Palazzi - Venezia, Teatro Sant'Angelo, Carnevale 1728

731 - Rosmira

Silvio Stampiglia - Venezia, Teatro Sant'Angelo, Carnevale 1738 (pasticcio)
Partenope ama il principe Arsace di Corinto, ed è amata dal principe Armindo di Rodi, del quale è innamorata la bella Rosmira, principessa di Cipro, della quale è invaghito il principe Arsace di Corinto. Rosmira si finge Eurimene, principe armeno, e afferma d'amare Partenope. Anche il principe Emilio di Cuma ama Partenope. Lei no e lui le dichiara guerra. Al termine dei combattimenti, dei duelli e dei giochi di alleanze Partenope sposa Armindo, Rosmira Arsace ed Emilio starà da solo a regnare su Cuma.

732 - Scanderbeg

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Antonio Salvi - Firenze, Teatro della Pergola, 22 giugno 1718
Giorgio Castriota è un eroe nazionale albanese, distintosi nelle imprese contro i veneziani, per cui ebbe il titolo onorifico di principe Alessandro - Iscander beg - Convertitosi al cristianesimo lottò contro gli infedeli, anche al fianco dei napoletani e dei veneziani contro Maometto II.

 

733 - Semiramide

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Francesco Silvani - Mantova, Teatro Arciducale, Carnevale 1732
Eroina greca, figlia di Derceto, dea del mare, che l'aveva abbandonata per la vergogna di essersi unita a un omo. Allevata dal pastore Simmas, da questi prese il nome di Semiramide. Assieme al re d'Assiria, Semiramide fondò Babilonia e poi morì , trasformandosi in una colomba.

 

734 - La Silvia

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Enrico Bissari - Milano, Teatro Regio Ducale, 26 agosto 1721 (dramma pastorale)

735 - Siroe, re di Persia

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Pietro Metastasio - Reggio Emilia, Teatro Pubblico, maggio 1727
Emira vuol vendicare la morte del padre Asbite, re di Cambaya, ucciso da Cosroe, re di Persia. Si introduce nella corte del nemico travestita da Idaspe ed è riconosciuta da Siroe di Persia. Egli l'ama, ma non vuole aiutarla, preso tra l'amore per lei e il legame con il padre. Tenta d'uccidersi, ma Cosroe lo ferma, interpretando quel gesto come un attentato contro Idaspe (Emira travestita), e lo fa condannare a morte. Emira, entrata nelle carceri, riesce a salvarlo e rivela al re la vera identità . Cosroe la perdona e proclama Siroe nuovo re di Persia.

 

736 - Teuzzone

Apostolo Zeno - Mantova, Teatro Arciducale, Carnevale 1719
I Cinesi vincono i Tartari, ma l'imperatore Troncone è morto in guerra. L'erede legittimo è Teuzzone, ma per la legge cinese dev'essere scelto dal re. Zidiana gli contende il potere e chiede sia letto il testamento, che la indica quale erede al trono.  La principessa tartara Zelinda è tenuta prigioniera, ma è innamorata di Teuzzone, e sostiene che il documento è un falso. Teuzzone è condannato a morte, perché non accetta la corte e le offerte di Zidiana, gelosa di Zalinda. Il governatore Cino si pente e consegna il testamento autentico. Teuzzone è l'erede designato. Il nuovo imperatore fa atto di clemenza e, unitosi a Zelinda, perdona agli usurpatori.

 

737 - Tieteberga

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Antonio Maria Lucchini - Venezia, Teatro San Moisé, autunno 1717

738 - Tito Manlio

Matteo Noris - Mantova, Teatro Arciducale, Carnevale 1720
Il console Tito Manlio fronteggia una ribellione dei Latini, comandati da Gemino, del quale è innamorata sua figlia Vitellia. Tito incarica il figlio di spiare il campo avversario, senza combattere. Egli lo disobbedisce e sfida a duello Gemino, uccidendolo. Il padre lo punisce secondo la legge e lo condanna a morte. L'esercito romano ne pretende la salvezza e il centurione Decio riesce a liberarlo. Il latino Lucio, che ama Vitellia, promette che i Latini rinunceranno alla ribellione. Vitellia accetta di sposarlo.

 

739 - La verità in cimento

Giovanni Palazzi e Domenico Lalli - Venezia, Teatro Sant'Angelo, autunno 1720

740 - La virtù trionfante dell'amore e dell'odio ovvero il Tigrane

Francesco Silvani - Roma, Teatro Capranica, Carnevale 1724
Tigrane, re armeno, è innamorato di Cleopatra, figlia del re nemico Mitridate. Entrato di nascosto nel suo accampamento gli offre l'alleanza contro Roma, vincendo numerose battaglie, riuscendo infine a sposare Cleopatra.

 

777 - Il giorno felice
(c. RV 714)

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Scipione Maffei - Vienna, 1714
Lo stesso della Fida Ninfa.

 

778- Tito Manlio

? - Roma, Teatro della Pace, 1720 (pasticcio)

Italian Opera ' 2001