TESTO DEL LIED

"Popoli di Tessaglia"
di Raniero de' Calzabigi (1714-1795)

1.
Popoli di Tessaglia!
Ah, mai più giusto fu
Il vostro pianto a voi
Non men che a questi innocenti fanciulli
Admeto è padre. Io perdo
L'amato sposo, e voi
L'amato re; la nostra
Sola speranza, il nostro amor c'invola
Questo fato crudel.
Non so che prima in sì grave sciagura
A compianger m'appigli
Del regno, di me stessa, o de' miei figli.
La pietà degli Dei
Sola ci resta a implorare, a ottener.
Vedrò compagna alle vostre preghiere,
Ai vostri sacrifìzi;
Avanti all'ara una misera madre,
Due bambini infelici,
Tutto un popolo in pianto
Presenterò così. Forse con questo
Spettacolo funesto, in cui dolente
Gli affetti, i voti suoi dichiara un regno,
Placato alfin sarà del ciel lo sdegno.

2.
Io non chiedo, eterni Dei,
Tutto il ciel per me sereno,
Ma il mio duol consoli almeno
Qualche raggio di pietà.
Non comprende i mali miei,
Né il terror, che m'empie il petto,
Chi di moglie il vivo affetto,
Chi di madre il cor non ha.