TESTO DEL LIED

"Così dunque tradisci . . . Aspri rimorsi atroci"
di Carlo Goldoni (1707-1793)

Così dunque tradisci,
Disleal principessa . . . Ah, folle! ed io
Son d'accursarla ardito!
Si lagna un traditor d'esser tradito!
Il meritai. Fuggì, Sebaste . . . Ah! dove
Fuggirò da me stesso? Ah! porto in seno
II carnefice mio. Dovunque io vada,
II terror, lo spavento
Seguiran la mia traccia;
La colpa mia mi starà sempre in faccia.
Aspri rimorsi atroci,
Figli del fallo mio,
Preché si tardi, oh Dio!
Mi lacerate il cor?
Perché, funeste voci
Ch'or mi sgridate appresso,
Perché v'ascolto adesso,
Né v'ascoltai fin or?