TESTO DEL LIED

"Il giglio e la rosa"
di Pietro Metastasio (1698-1782) [pseudonym]

Non sdegnar, vezzosa Irene,
Questo giglio e questa rosa,
Che l'aurora rugiadosa
Di sue stille inumidì.
L'uno è fior sacro ad Imene,
L'altro piacque al dio bendato:
Ambo nacquero in un prato,
Ed un rivo ambo nudrì.
L'uno è figlio del pudore,
A beltade è l'altro caro,
Ed olezzano del paro
Ed han regno in ogni cor.
L'un tu vinci nel candore
Del tuo seno e del tuo volto,
Ogni pregio all'altro è tolto
Dal tuo labbro incantator.