TESTO DEL LIED

"Ferir quel petto, Silvio?"
di Giovanni Battista Guarini (1538-1612)

Ferir quel petto, Silvio?
Non bisognava agli occhi miei scovrirlo,
s'avevi pur desio ch'io tel ferissi.
O bellissimo scoglio,
già da l'onda e dal vento
de le lagrime mie, de' miei sospiri
sí spesso invan percosso,
è pur ver che tu spiri
e che senti pietate? o pur m'inganno?
Ma sii tu pure o petto molle o marmo,
già non vo' che m'inganni
d'un candido alabastro il bel sembiante,
come quel d'una fèra
oggi ingannato ha il tuo signore e mio.
Ferir io te? te pur ferisca Amore,
ché vendetta maggiore
non so bramar che di vederti amante.
Sia benedetto il dí che da prim'arsi!
benedette le lagrime e i martíri!
di voi lodar, non vendicar, mi voglio.