TESTO DEL LIED

"Omaggio a Napoleone I Imperatore"
di anonimo

Nuovo serto di palme e d'allori
Tu m'intreccia, o gran Nume del ciel.
Tu mi porgi onde terga i sudori
Della fronte, alma Temi, il tuo vel.

Onorar vo' l'eroe che l'impero
Della Senna sul mar profondo
Qual eroe che pugnando primiero
Pace al mondo e contento portò.
Recitativo:
Ma dove, o ciel, m'inoltro, e dove audace oso stender la man? E quando all'uomo fu dal possente Giove salir permesso al trono, e quando mai senza restarne offeso occhio mortal potea mirar reggio Febeo? Così l'alto splendor di tue virtudi, che indivise compagne a fianco assise, Monarca invitto, ora ti stanno, il mio core ha conquiso in modo tal che appena in te puote, o Signor, fissar sue luci; d'oscurar le tue lodi col debil suono della cetra imbelle, l'arbitra Musa or mi divieta. Umile chino la fronte al gran comando, e al piede, giacché non posso coronarti il crine, né terger dalla fronte i bei sudori, depongo il bianco vel, palme ed allori.

Se non può con degni accenti
Innalzar tuo merto all'Etra
Il mio labbro e la mia cetra
Colpa è sol di tua virtú,

Che del sol, che delle stelle
Penetrando oltre il cammino
Fè sua sorte e suo destino
D'ogni lode assai maggior.