Allievo di Gravina

A Pietro, nuovo allievo, Gravina concesse una stanza a parte, fornita di tutte le comoditrà necessarie. Gli procurò i libri più utili e convenienti al metodo di insegnamento. La sua principale intenzione (come confidò più volte Gravina ad altri letterati suoi amici) era quella di formare un grande avvocato.

Per questo cominciò da principio a insegnargli la lingua greca, della quale Pietro divenne un vero esperto. Gravina voleva che il ragazzo si lasciasse guidare dagli scrittori greci con la più scrupolosa esattezza. Infatti è da fonti greche che Metastasio ha attinto quel bello, e quel sublime che ha sparso ad arte nei suoi componimenti


Omero, Orazio e Ariosto

Tre erano gli autori classici che Gravina diede a Metastasio per
modello. Tra i greci scelse Omero, fra i Latini Orazio, e fra
gli Italiani Ariosto.

«Non aveva quel barbaro pregiudizio, che vorrebbe la Poesia di impaccio alle altre scienze».
(Puccinelli)


Suo fratello Leopoldo

Leopoldo godeva della libertà di andare a trovare Pietro, suo fratello. Il Gravina riconobbe pure in lui un fervido ingegno. E così gli permise d’essere presente nelle ore in cui dava lezione. Leopoldo le seguì con profitto.

Pietro studiava instancabilmente. Poiché i risultati erano ottimi, Gravina sempre più s’impegnò nell’istruirlo. Si comportava con lui come un padre amoroso. Non gli fece mancare mai nulla per il vitto, e per il vestire, fornendogli abiti ben al di sopra della sua condizione.

Ritratto del letterato Giovanni Vincenzo Gravina, che consigliò a Metastasio di dividere lo studio tra Omero e Orazio. Pubblicazione: Milano, Borroni e Scotti, 1855-1858
Ritratto del letterato Giovanni Vincenzo Gravina, Milano, Scotti, 1855-1858

Il passaggio

Fu allora che gli cambiò il cognome di Trapassi in quello di Metastasio, che in greco significa la stessa identica cosa. Quella parola deriva da meta, e stao, da cui si formano metastasis, metastaseos, che vuol dire trapasso, passaggio o mutazione di luogo.

Da quel momento, Pietro si firmò e fu da tutti chiamato Pietro Metastasio. Sotto quel cognome divenne nota anche tutta la sua famglia. Voleva Gravina che il suo Metastasio divenisse un insigne avvocato di professione, e poeta solo per passatempo.


ritratto di Pietro Metastasio
Ritratto di Pietro Metastasio

Gli esordi

Per questo, Gravina gli permetteva di leggere i poeti, specialmente i tre già accennati: Omero, Orazio, Ariosto. Non voleva però che componesse dei versi. L’inclinazione del giovanetto Pietro per la Poesia era tuttavia incontenibile. Nonostante il divieto del Maestro, nelle ore in cui gli era permetto di alzarsi la notte, togliendole al sonno, compose la tragedia Il Giustino. Aveva allora solo 14 anni.

Metastasio ha sempre riconosciuto questa sua opera, il Giustino, come immatura. La considerava un parto informe, e non avrebbe certo voluto fosse pubblicata, come invece accadde. E che non ne fosse soddisfatto, lo afferma in varie sue lettere. Chiunque legga quella tragedia, e consideri l’età in cui fu scritta, trova nel Giustino dei chiari segni di ciò che l’autore avrebbe potuto fare, che non ha fatto e che farà poi.

All’insaputa di Pietro, il Giustino capitò nelle mani del suo Maestro, il quale si persuase che l’allievo era portato più alla poesia, che alla giurisprudenza. Gravina cominciò a fargliela studiare, sempre sotto la scorta degli autori greci. Voleva insomma che Metastasio seguisse con scrupolo l’esempio nientemeno che di Omero.

Ritratto immaginario di Omero, copia romana del II secolo d.C. di un'opera greca del II secolo a.C. Conservato al Museo del Louvre di Parigi0
Omero, copia romana del II secolo d.C. al Museo del Louvre di Parigi

Metastasio cantante

Portandolo con sè quando partecipava a conversazioni erudite, o a incontri tra i letterati, Gravina fece esibire Metastasio anche nel canto!

Articolo precedente su Metastasio e l’incontro con Gravina


(Per approfondimenti visita il sito ufficiale della Fondazione Metastasio: http://www.pietrometastasio.com)


Mozart e Metastasio

Per i rapporti tra Mozart e Metastasio vedi https://www.mozartlacadutadeglidei.it/i-libri/


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