A scuola del Gravina

Tornato Pietro Metastasio alla propria casa, riportò ai suoi Genitori quel che gli aveva detto Gravina. Il letterato era già conosciuto dal padre e dalla madre per via della sua fama.

Ed essi credettero che volesse vedere il figlio per fargli qualche regalo. E così lo vestirono il giorno seguente di tutto punto. Poi lo condussero dal Gravina. Il quale notò prima di tutto l’occhio vivace del ragazzo e l’aspetto amabile con il quale s’è guadagnato il cuore di chi poi l’ha incontrato in vita.

Un allievo geniale

Gli fece quindi un esatto e rigoroso esame dei suoi studi e delle sue qualità. Soddisfatto nelle sue richieste, Gravina chiese ai genitori che glielo affidassero. Da un pezzo desiderava avere un allievo che gli andasse a genio, come quel ragazzino.

Felice di poter realizzare questo suo sogno, richiese ai genitori di istruire il ragazzo, con la promessa di pensare lui alla sua sussìstenza. L’avrebbe trattato come un figlio, se loro solo glielo avessero consentito. A quella proposta inaspettata i genitori di Pietro si sorpresero. Riflettendo sulla fortuna del figlio piansero, con espressìoni cordiali ringraziarono il Gravina, e gli affidarono senz’altro il loro piccolo Pietro.

«Quel sacrificio fu inteso a vantaggio tutto suo. Dal figlio si divisero tra le lacrime, anche se erano sicuri di poterlo rivedere di giorno ogni qualvolta lo volessero».
(Puccinelli, Vita e Opere del Metastasio)

Ritratto del letterato Giovanni Vincenzo Gravina Pubblicazione: Milano, Borroni e Scotti, 1855-1858
Ritratto del letterato Giovanni Vincenzo Gravina, Milano, Scotti, 1855-1858

Articolo precedente su Metastasio e l’incontro con Gravina


(Per approfondimenti visita il sito ufficiale della Fondazione Metastasio: http://www.pietrometastasio.com)


Mozart e Metastasio

Per approfondimenti, vedi https://www.mozartlacadutadeglidei.it/i-libri/


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