TESTO DEL LIED

"Quante dirne si de' non si può dire"
di Michelangelo Buonarroti (1475-1564)

Quante dirne si de' non si può dire,
chè troppo agli orbi il suo splendor s'accese:
Biasmar si può più 'l popol che 'l offese,
c'al suo men pregio ogni maggior salire.
Questo discese a' merti del fallire,
per l'util nostro, e poi a Dio ascese:
E le porte che 'l ciel non gli contese,
la patria chiuse al suo guisto desire.
Ingrata, dico, e della suo fortuna
a suo danno nutrice; ond' è ben segnio,
c' a' più perfetti abonda di più guai.
Fra mille altre ragion sol ha quest' una:
Se par non ebbe il suo esilio indegnio,
simil uom nè maggior non naqque mai.