TESTO DEL LIED

"Ma tu, piú che mai dura"
di Giovanni Battista Guarini (1538-1612)

Ma tu, piú che mai dura,
favilla di pietà non senti ancora;
anzi t'inaspri piú, quanto piú prego.
Cosí senza parlar dunque m'ascolti?
A chi parlo, infelice? a un muto marmo?
S'altro non mi vuoi dir, dimmi almen: «Mori!»
e morir mi vedrai.
Questa è ben, empio Amor, miseria estrema,
che sí rigida ninfa
e del mio fin sí vaga,
perché grazia di lei
non sia la morte mia, morte mi neghi,
né mi risponda, e l'armi
d'una sola sdegnosa e cruda voce
sdegni di proferire
al mio morir.