TESTO DEL LIED

"Freschi luoghi, prati aulenti"
di Alberto Donaudy (1880-1941)

Freschi luoghi, prati aulenti,
rimanete sempre in fior;
che l'estate non vi sementi,
che l'autunno non vi travolga,
che la morta stagion non tolga
tanto magico splendor.
Voglio un dì vagar con lei
fra sì verde soavità,
quando alfin gli affanni miei
lei d'intender mostrerà.
Freschi luoghi, prati aulenti,
rimanete sempre in fior;
che nessuna stagion vi tolga
tanto magico splendor.
E voi pur, ruscelli chiari,
che di già correte al mar,
di vostr'acque non siate avari
nelle tarde stagion dell'anno,
non unite anche voi l'inganno
d'un sì breve prosperar.
Vo' specchiarmi un dì con lei
nelle vostre chiarità,
quando alfin gli affanni miei
lei d'intender mostrerà.