Gaetano Donizetti

(1797-1848)

Belisario

Tragedia lirica in tre parti di Salvadore Cammarano, venne rappresentata a Venezia (Teatro la Fenice) il 4 febbraio del 1836

Personaggi

Giustiniano, imperatore d'Oriente (Basso); Belisario, suo comandante supremo (Baritono); Antonina, sua moglie (Soprano); Irene, loro figlia (Mezzosoprano); Almiro, prigioniero di Belisario (Tenore); Eudora (Soprano); Eutropio, capo delle guardie imperiali (Tenore); Eusebio, custode delle prigioni (Basso); Ottario (Basso); senatori, veterani, Alani, Bulgari, donzelle, pastorelle dell'Emo

Parte Prima

Il Trionfo

Scena Prima
ATRIO INTERNO DEL PALAGIO IMPERIALE
Trono a destra. A traverso dell'inrercolunnio vedute di Bisanzio.
Senatori dalla Regia, Popolo da piu parti.

Tutti
Serto di eterni lauri
Impongasi alla chioma
Del prode, onde Bisanzio
Emula fu di Roma
Invitto Belisario,
Gloria di nostra età.
Quanto vivranno i secoli
Il nome tuo vivrà.
[si dileguano]

Scena II
Irene da un lato, Eudora dall'altro, entrambe con seguito di Donzelle.

Irene
Oh! Venite... voliam sulla sponda
All'amplesso del forte che arriva...
Ve': pe' trivi già il popolo inonda,
Odi il suon della calca festiva...
Delle trombe frammisto allo squillo
Del trionfo già l'inno intuonò.
Salutando l'augusto vessillo
Che il terror fra i nemici portò
La man terribile -- del vincitore
Di baci fervidi -- io coprirò.
E, al sen stringendomi -- del genitore,
Rapita in estasi -- d'amor sarò.
Un pianto tenero -- forse gli accenti
Sul labbro timido -- mi troncherà...
Ma quelle lagrime -- fieno eloquenti;
Ma quel silenzio... tutta dirà!

Tutti
Giorni di gloria -- giorni ridenti
Brillar sul Bosforo -- il ciel farà.
[partono]

Scena III
Antonia ed Eutropio da opposte vie

Antonina
Plauso! Voci di gioia!...

Eutropio
Il volgo insano
Corre sul lido a festeggiar l'arrivo
Del reduce tuo sposo.

Antonina
Mio sposo un parridica!

Eutropio
Oh!.. che favelli!

Antonina
Ascolta, e del mio sdegno
Abbi sicuro pegno.
Lo schiavo di... colui, Proclo, morendo
A me narrò, che di svenare il figlio
Belisario gl'ingiunse, ond'ei lo trasse
Fuor di Bisanzio, e a trucidarlo il ferro
Alzò, ma il ferro dalla man gli caddi
E tutto inorridito
Abbandonò, fuggendo, il pargoletto
Sovra deserta sponda...
Pasto forse alle belve... o in preda all'onda!...

Eutropio
Che intesi?... Ahi! snaturato genitore!
Io ti compiango.

Antonina
Immenso è il mio dolore!
Sin la tomba è a me negata!...
Sin le ceneri del figlio!
Ah! di lagrime il mio ciglio
Viva fonte ognor sarà...
Madre, oh Dio! più sventurata
Mai la Terra non avrà!

Eutropio
Ti conforta: dell'eccesso
Pagherà quell'empio il fio:
Ma rammenta che promesso Era un premio all'amor mio!
La tua destra..

Antonina
Or dimmi: ordita
Fu la trama?

Eutropio
È appien compita.
Una man fedele, esperta
Già le cifre simulò.

Antonina
La sua perdita?...

Eutropio
Fia certa.

Antonina
Vendicata almen sarò
Ombra pallida e diletta,
Che t'aggiri a me d'intorno
Meco esulta.. è questo il giorno
Che il delitto punirà.
O desio della vendetta,
Tu sei vita a me soltanto...
Io versai dirotto pianto,
Altri il sangue verserà.

Eutropio
Irne incontro a lui frattanto...
Simular ti converrà.
[le Guardie imperiale cominciano a disporsi per l'atrio. Antonina and Eutropio partono]

Scena IV
Giustiniano e Guardie

Giustiniano
O Nume degli eserciti,
A te sia laude eterna:
Guidò ne' campi italici
L'aita tua superna
Il duce formidable
Che i Goti debellò,
E il serto mio di splendida
Gemma novella ornò.
[ascende al trono]

Scena V
I predetti. -- Trionfo di Belisario. -- Esce prima la banda militare, che vien seguita dal Popolo, quindi i Magistrati, et il Senato: segue poi con marcia trionfale l' esercito di Belisario. -- Alcuni Guerrieri portano i tesori predati, fra i quali è la corona e il manto di Vitige, re dei Goti.

Coro
L'inno della vittoria
Spanda sì forte il grido,
Che, valicato il pelago,
Scorra di lido in lido,
E dica ai regni nordici
In suono di terror:
`V'è un Belisario!' e i barbari
Dipinga di pallor.

Scena VI
Belisario sopra magnifico carro: ha il capo cinto da una corona d'alloro, ed un purpureo manto è sovrapposto alla sua aurea armatura. Sono d' intorno al duce i goti prigionieri, fra il quali è Alamiro: i Veterani chiudono il trionfo.

Coro
Invitto Belisario,
Gloria di nostra età:
Quanto vivranno i secoli
Il nome tuo vivrà.

Belisario
Cesare, hai vinto: e l'itala contrada,
Di natura dolcissimo sorriso,
Della vittoria è frutto.
Mira al tuo piè le spoglie opime, e questi
Giovani prigionieri, al cui valore
Mal rispondea fortuna.
Deh! Se mercede alcuna
Sperar mi lice, tua pietade imploro
Per essi; e te, cui la pietade è istinto
Non preghi indarno il vincitor pel vinto.

Giustiniano
Tremendo in guerra, umano in pace, e sempre
Sei grande, o Belisario! I lor destini
A te commetto. [accennando i prigionieri]
[scende dal trono] Abbracciami. -- Rifulga
Alta letizia intorno,
Tutto festeggi così lieto giorno.
[parte seguito dai Magistrati, dal Senato e dalle Guardie. L'esercito ed il popolo escono pel fondo]

Belisario
Liberi siete. Addio. Che veggio!... Il don.
[ai prigionieri che cadono alle sue ginocchia, tranne Alamiro. Li rialza, ed essi partono]
Sprezzi forse, Alamiro?

Alamiro
Io?... Ti son grato;
Ma già tel dissi, al fianco tuo m'annoda
Tale un poter che libertà m'è grave
Lungi da te.

Belisario
Rimani [abbracciandolo]
Adunque meco: in libertà rimani.
Ho tutto il cor commosso
Da ignoto affetto, che spiegar non posso!
Quando di sangue tinto,
E di catene avvinto,
In rive al Trasimeno
Tratto mi fosti al piè,
Tenera voce in seno
Mi favellò per te!

Alamiro
Ah! se mi fia ricetto
Di Belisario il tetto,
Di mia crudel fortuna
Gli oltraggi scorderò...
Nel suol che a me fu cuna
Almen la tomba avrò.

Belisario
Sei tu greco?... Il ver dicesti?

Alamiro
Greco io son.

Belisario
Da chi nascesti?

Alamiro
Tal mistero il ciel m'asconde!...
Fui da un barbaro allevato:
Ei del Bosforo alle sponde
Mi rinvenne abbandonato.

Belisario
E costui su greco suolo
Che traea?

Alamiro
Desio di preda.

Belisario
Derelitto in terra e solo
Più non sei: per te succeda
Di sereno a trista aurora.
Ebbi un figlio e lo perdei!...
La sua morte io piango ancora...
Or quel figlio a me tu sei.

Alamiro
Io tuo figlio!... a me tu padre!...
Ah! di gioia ho pieno il cor!

Belisario
Ne'miei lari...

Alamiro
Fra la squadre...

Belisario
Sempre insieme...
Alamiro
Uniti ognor.
Belisario e Alamiro
Sul campo della gloria
Noi pugneremo a lato;
Frema o sorrida il fato,
Vicino a te sarò...
La morte o la vittoria
Con te dividerò.

Scena VII
Appartamento nel palazzo di Belisario. Irene ed Eudora incontrandosi da parti opposte

Irene
Belisario vedeste?

Eudora
Altrove ei mosse il piede,
E forse al tempio...

Irene
Noi corremmo ver lui; ma all'alta gioia
Mal resse il cor di mia Madre, e priva
Resto di sentimento.
Or ch' Ella e in tutto calma
Di letizia, e d'amore esulti l'alma.
Vedro al fine il padre amato
Dopo I lunghi miei lamenti,
Or che in Grecia sospirato
Torno il Duce de' Valenti
Quel che ognor sfide cimenti
Che I nemici debello.
I trofei, le vente schiere
Prova or son di quel potere
Che al trionfo lo chiamo. [Damigelle frettolose]

Irene
Ebben! Qual nuova?

Coro
Il Padre alla magion sen'viene.

Irene
Oh gioia! Ov' e la Madre?
[Eudora parte]
Si affretti a un tanto bene.

Coro
Forse Ella piu impaziente
Ad incontrarlo usci.

Irene [ad Damigelle]
Tenere spose madre amorose,
Cessate omai di palpitar
Non piu timori non piu perigli,
A voi si rendono e sposi e figli
Tornate o Popoli ad esultar.

Coro
Torniam in giubilo ad esultar. Entra Belisario, Eudora, Antonina, e Donzelle

Irene
Padre!.. [correndogli incontro]

Belisario
Irene, m'abbraccia...

Irene
Alfin son teco!...
[l'abbraccia]
Noi corremmo vêr te; ma della gioia
Al violento assalto
Mal resse il cor della tua sposa, e priva
Finor di sentimento...

Belisario
Oh ciel! Traveggo!...
Sulla turbata fronte
[colpito dal turbamento di Antonina]
Del duolo hai tu, non del piacer le impronte!
Che fu? Nuova sciagura...

Antonina
Nuova!... Ti rassicura:
Quale innanzi al partir, tal rivedrai
La tua magion... sol Proclo, il Ciel... togliea
Da questa valle di dolore albergo,
E di colpe. [con accento vibrato]

Belisario
(Il suo fallo Iddio perdoni!...)

Scena VIII
Eutropio, Guardie e detti

Eutropio
Cesare a te m'invia: l'acciar deponi.

Alamiro
Come!...

Belisario
Vaneggi tu?...

Eutropio
Di arditi accenti
Passò stagion! Quell'orgogliosa fronte
Piega al voler d'Augusto.

Irene
Ed osi?

Alamiro
Audace!...

Belisario
Tacete... È forza l'obbedir... ma il brando
Di Belisario non avrà che un prode.
[lo dà ad Alamiro]
Andiam. [ad Eutropio, con nobile intrepidezza]

Irene
Padre!...

Alamiro
Signor, deh! lascia...
[volendo seguire Belisario, egli con un gesto autorevole impone loro di rimanere, e parte con Eutropio e le Guardie.]

Eudora, Donzelle
Oh cielo!...

Antonina
(Comincia la vendetta!)

Alamiro
Io fremo!...

Irene
Io gelo!
[partono]

Scena IX
AULA SENATORIA
Da un lato molti seggi fra'quali uno più elevato per l'Imperatore. Vi è un tavolino, su cui alcuni papiri, il volume delle leggi, ed una spada.

Tutti
Che mai serà!
Perchè solleciti
Così ne aduna?...
Sovrasta a Cesare
Sventura alcuna!...

Alcuni
Forse un colpevole
punir si deve?

Gli altri
Forse la patria
Danno riceve?

Tutti
Ma il prence tacito
S'avanza e solo...
Nel volto torbido
Profondo duolo
Sculto gli sta!...
Che mai sarà!

Scena X
Giustiniano e detti. Giustiniano va a sedere: ad un suo cenno tutti si adagiano.

Giustiniano
Sostegni del mio trono, un fero evento
Ogni gioia distrusse! Innanzi tratto,
Accusato d'orrible misfatto,
Tal vi fia, che il vederlo, il sol vederlo
Vi agghiaccierà le vene.

Senatori
Chi?

Giustiniano
Belisario.

Senatori
Belisario!

Giustiniano
Ei viene.

Scena XI
Belisario fra Guardie, Eutropio dal lato opposto, e detti.

Giustiniano
S'apra il giudizio.

[un Senatore siede presso il tavolina, Eutropio va a collocarsi in piedi accanto ad esso]

Eutropio
Belisario accuso
Di fellonia!

Belisario
Che intendo!

Eutropio
Al declinar di questo giorno istesso
Del suo trionfo le ribelli squadre,
Da lui compre e sedotte,
Dovean, franta ogni legge, e spento il Giusto,
[indicando Giustiniano con simulato raccapriccio]
Coronare il suo crin del serto augusto.

Belisario
Calunnia infame!

Eutropio
A contestar l'accusa
Queste produco sue medesme cifre.
[accennando i papiri sul tavolino]

Belisario
Ch' io vegga. - È ver, son mie. [guardandoli]

Giustiniano
Leggile.

Belisario [dopo aver letto]
Orrenda
Inesplicabil trama!...
Son questi i fogli che inviai dal campo
Alla consorte... ma d' averno forse
Una furia maligna
Alle amorose note altre ne aggiunse!

Giustiniano
Dunque?

Belisario
Il vero chiarir potria la sposa,
Ma che non libra Astrea sull'equa lance
L'odio e l'amor m'è noto.

Giustiniano
Ella s'avanzi.

Scena XII
I suddetti ed Antonina seguita da Irene ed Alamiro

Belisario
Figlia, consorte... ah! voi no'l crederete...
Mi trasse iniqua sorte
Pel cammin del trionfo incontro a morte.

Alamiro
A morte!

Irene
Oh Dio!

Belisario
Rimira.
Su questi fogli, che smarristi al certo,
Nemica man fra le mie cifre intruse
Sensi ribelli. Or leggi,
[da i fogli ad Antonina, che cerca di nascondere la sua orribile agitazione]
E di' se tu gli avesti
Tali, o donna, da me.

Antonina [rinfrancata da uno sguardo di Eutropio]
Sì!

Belisario
Sì, dicesti?
[come colpito da un fulmine. Irene, Alamiro, Giustiniano e i Senatori fanno un movimento di sorpresa ed orrore]

Irene
Ah madre!...

Giustiniano, Senatori
È reo?...

Antonina
Sincero
Fu il labbro mio.

Alamiro
Crudel!

Belisario
Sposa, ed attesti!...

Antonina
Il vero.

Giustiniano, Senatori
Reo Belisario!

Tutti [tranne Antonina ed Eutropio]
Oh ciel!

Belisario
Da chi son io tradito!...
Non reggo a tanto duol!...
E ancora inorridito
Non ti nascondi, o sol!

Antonina
(Renda il mio core ardito
Tutto il materno duol...
L'iniquo sia punito,
E poi m'inghiotta il suol).

Irene
(Non regge il cor ferito
Non regge a tanto duol!...
Ah! fugga inorridito,
A noi si ascondi il sol!)

Alamiro
(Eccesso empio, inaudito!
Ira m'ingombra e duol...
Non fuggi inorridito...
Non ti nascondi, o Sol?)

Eutropio
(Renda quel core ardito
Tutto il materno duol).

Giustiniano, Senatori
(Tramonterà vestito
Per noi di lutto il sol!)

Belisario
Madre tu fosti, e moglie:
[conduccendo la figlia ad Antonina]
L'infame accusa or toglie
La vite a me, l'onore:
Ad essa il genitore!
Se taque nel tuo petto
Il maritale affetto,
Dovea nell'alma impura
Tacerti ancor natura?

Antonina
Natura invoca, e scempio
Egli ne fea... quell'empio!...
[volgendosi al Senatori.]

Belisario
Che!...

Antonina
Proclo...

Belisario
Ebben?...

Antonina
Morendo
Svelò l'arcano orrendo.

Belisario
Dio!...
[retrocede vacillando, e coprendosi il volto con estremo terrore]

Irene, Alamiro
Freme!...

Giustiniano, Senatori
Asconde il ciglio!...

Antonina
Quel mostro uccise il figlio!

Irene, Alamiro
Ahi!

Giustiniano, Antonina
Parricida ancor!

Irene, Alamiro, Giustiniano e Senatori
Oh giorno di terror!

[Giustiniano ed i Senatori si alzano e circondano Belisario rabbrividiti. -- Belisario è convulso a segno di non poter parlare; egli accenna all'Imperatore ed al Senato di frenare il raccapriccio e d'ascoltarlo; e dopo si volge ad essi con voce interrotta]

Belisario
Sognai... fra genti.. .barbare...
Terribile un guerriero...
Che minacciava... i cardini
Crollar... del greco impero.
Chiesi di lui... ripetere
Del figlio intesi il nome...
Nel sen mi corse un brivido!...
Mi si drizzâr le chiome!`
Interpretò lo spirito
Del sogno uom di Dio,
Ed all'Oriente infausto
Predisse il sangue mio.
Fremetti... della patria
Crudo mi fe'il periglio...
Mandò natura un gemito...
E cadde estinto il figlio.

Irene, Alamiro
Misero genitor!
Antonina, Eutropio
Barbaro genitor!

Giustiniano, Senatori
Oh giorno di terror!

Antonina
Pera l'empio che offese natura...
Cielo e terra colpevole il grida...
Non lo sposo, il crudel parricida
Spento plachi il mio giusto furor.
Ah! dovunque mi volgo, m'aggiro
L'ombra inulta del figlio rimiro!
La sua voce, il suo gemito estremo
Mi ricerca le fibre del cor.

Belisario
Per me suona già l'ora funesta...
Empia sposa la scure mi appresta!
Ah tu almen sulla tomba paterna
Spargi, o figlia, una lagrima, un fior.
Se mi danna l' offesa Natura, [al Senato]
Se di morte colpevol mi grida,
Grecia taccia... mi fe'parricida
Della patria il santissimo amor.

Irene, Alamiro
(Le sue leggi sconvolse natura!
Reo di morte una sposa lo appella!...
Irene
Ahi! del padre tramonta la stella! Alamiro
Ahi! del prode tramonta la stella! Irene, Alamiro
Tutto è duolo, spavento ed orror!)

Eutropio
(Il rigor dell'estreme sciagura
Su quel capo abborrito già piomba:
La sua colpa gli aperse la tomba,
Ve lo spinge vendetta ed amor).

Giustiniano, Senatori
(Freme il turbine, il cielo si oscura,
Mugghia il tuono, ed in tanta procella
D'Oriente sparisce la stella!
Tutto è duolo, spavento ed orror!)

[Belisario è condotto altrove della Guardie. Irene ed Alamiro lo seguono desolati. Antonina ed Eutropio si allontanano del lato opposto. Giustiniano ed i Senatori rimangono atteggiati di grave dolore]

Parte Seconda

L'Esilio

Scena Prima
PARTE REMOTA DI BISANZIO, DA UN LATO INGRESSO DELLE PRIGIONI.
Molti Veterani ed alcuni del Popolo, sparsi per la scena in diversi gruppi.

Tutti
Oh duce!...

Veterani
Oh eccesso orrible!...

Popolo
Oh dì funesto!

Tutti
Questo dì tue vittorie,
Il frutto è questo!

Scena II
Alamiro e detti.

Alamiro
Voi piangete, amici!
Di Belisario voi piangete! Ah dunque
Fama bugiarda a me suonò che avea
Cesare in bando la mortal sestenza
Di Belisario commutata? Iniqua
Sentenza, che livor dettò per certo,
E non giustizia, al rio Senato!

Coro
Il vero
Udisti, sì; ma d'un misfatto estremo
Non giunse il grido a te: lo ascolta.

Alamiro
Io tremo!

Coro
Comando fu di Cesare,
Che il volto suo giammai
Veder più non dovessero
Di Belisario i rai:
Eutropio scellerato,
Da un demone ispirato,
Con sanguinosa frode
Il cenno pervertì.

Alamiro
Che osò quel vil?

Coro
Del prode
Sugli occhi estinse il dì. [Alamiro inorridito, si copre il viso con ambe le mani]

Alamiro
A si tremendo annunzio
Gelar m'intesi is core!...
Entro le vene un fremito
Correr mi fe' l'orrore;
E le cadenti lagrime
Sul ciglio m'impietrò!
Del di la luce infausta
Per sempre a me s'asconda,
Copra me pur la squallida
Notte che lui circonda...
Almen l'orrendo strazio
Del prode io non vedrò.

Coro
Vien la figlia!

Alamiro
In quale stato!

Scena III
Irene, Eudora, Donzelle e detti.

Alamiro
Il tuo duolo, il tuo spavento
Ben m'attestan che svelato
T'era già l'atroce evento.

Irene
Ah pur troppo!

Alamiro
Chi fia guida
nell'esilo a quel tradito?

Irene
Io.

Alamiro
Sia pur: a me s'affida
Altro incarco, e fia compito...
Non a caso questo brando
Belisario a me donò!
L'empia trama... il crudo bando
Vendicar ben io saprò.
Misera figlia... Irene addio.
Di me favella col genitor.
(Il suo tormento accresce il mio!...
Quel pianto amaro me scende al cor!
Trema Bisanzio! sterminatrice
Su te la guerra discenderà;
Ed ogni lagrima dell'infelice
Un rio di sangue ti costerà!)

Irene
Ah! la tua vita, padre infelice,
Il cor nel petto mi squarcierà!

Eudora, Coro
Chi non compiange quest'infelice
Ha cor di tigre o cor non ha.
[Alamiro parte]

Irene
Amici, è forza separarci.. a voi
Raccomando la madre...
Deh! non piangete; or di costanza ho d'uopo.
Quando lungi sarò, de' casi miei
Parlando nel pensier spargete allora
Del sovvenir la lagrima pietosa.
[gli abbraccia]
Non più... ``Vi arrida il ciel.''
[a tutti che allontanano piangendo. Ella rimane un momento in tetro silenzio, quindi è scossa dallo strepito della ferrea porta della prigioni, che si dischiude]
S'apre la trista
Soglia crudel!... Chi n'esce?... oh fera vista!
[retrocedendo innorridita.

Scena IV
Belisario, Eusebio, Guardie e detta.
Belisario ha una benda oscura sugli occhi.

Belisario
Aura più lieve qui respiro! Ah dunque
Fui dal mio carcer tratto!

Irene
(Ahi! Non oso mirarlo!)

Eusebio
È qui dappresso
Stuolo guerrier che deve
Al boreal confine
Tradurti.
[Irene porge ad Eusebio un papiro, ed egli lo legge con sorpreso]
Belisario un regal cenno
Chi ti conduca nell'esilio invin.
(Ho di pietà compresa,
Di duol, di meraviglia
L'anima tutta! O sovrumana figlia!)
[parte]

Belisario
Oh tu, che della eterna, orribil notte
Che ricopre il mio ciglio
Esser devi la stella, a me t'appressa.

Irene
(Ciel!...)

Belisario
Dove sei? Tu dunque
[Irene gli porge la destra]
Nell'aspro esilio vuoi seguirmi! Ah! certo
Infelice esser dêi, che pietà senti
D'un infelice!

Irene
(Il mal... frenato pianto...
Niega al labbro gli accenti!...)

Belisario
Ai lari miei
Vanne... vola... ritorna... io qui t'aspetto...
Vo' per l'ultima volta
Veder mia figlia... Oh Dio! Vederla! -- il labbro,
Fino il mio labbro istesso
Prestar fede non puote all'empio eccesso!
Se vederla a me non lice,
Bramo udirla... udirla almeno!
Qui l'adduci, ah! fa che al seno
La mia figlia io stringa ancor.
Benedir quell'infelice
Non si vieti al genitor.

Irene
(Chi mi regge... chi m'aita
In sì barbaro momento?
L'alma, oh Dio! mancar mi sento!...
Sento, oh Dio, spezzarmi il cor!
Ah! per me, per me la vita
Sarà tutta di dolor!)

Belisario
Va, la guida a questa braccia.
[Irene gli bacia la mano bagnandola di lagrime]
Che! tu piangi!

Irene
Padre!
[cadendo alle sue ginocchia]

Belisario
Oh Dio...
La sua voce!...

Irene
Ah! padre mio!

Belisario
Sei tu, figlia?...

Irene
Ed al tuo piè.

Belisario
Sorgi Irene... il padre abbraccia...
E fia ver!...

Irene
Son io!...

Belisario
Con me!...
Ah se potessi piangere,
Di duol non piangerei...
Per tenerezza lagrime
Di gioia io spargerei...
Non son, non son più misero,
Figlia, vicino a te!

Irene
Seguirti io vo', dividere
Il tuo crudel destino,
Le pene dell'esilio,
Gli stenti del cammino...
E nella tomba scendere,
O padre mio, con te.

Belisario
Ma tu, seguendo un povero,
Di cibo e di ricetto
Sovente avrai penuria.

Irene
Un antro a me fia tetto,
E frutti avrò dagli alberi,
Umor dal fonte avrò.

Belisario
Ma sola, per gl'inospiti
Deserti!...

Irene
E non son teco?

Belisario
E se d'affanni carico,
Più che d'etade, il cieco
Soccombe?

Irene
Allor degli orfani
Il padre invocherò.

Belisario
Dunque andiam: de' giorni miei [commoso]
Tu sei l'angelo, tu il duce:
Tu fra l'ombre sei la luce
Del traditr genitor,
E degli occhi che perdei
Tu mi sei più cara ancor!

Irene
O Signor, tu sei ristoro [volgendosi at cielo]
Di chi soffre ingiusto oltraggio,
Deh! su noi tu spandi un raggio
Del celeste tuo favor.
Per mio padre io sol t'imploro,
Dio di pace, Dio d'amor.
[partono circondati dalle guardie]

 

Parte Terza

La Morte

Scena Prima
IN FONDO I GIOGHI ALTISSIMI DELL'EMO. IL DAVANTI È INGOMBRO DI ALBERI E SASSI MUSCOSI.
Belisario senza benda ed Irene:entrambi avanzandosi a stento, come persone travagliate da lunge viaggio.

Irene
Qui siedi, o padre, e le tue stanche membra
Abbian dopo il penoso
Lunghissimo cammin breve riposo.
[facendolo sedere sopra di un sasso: ella si adagia a' suoi piedi, appoggiando il capo alle ginocchia di lui]

Belisario [in tuono querulo ed accarezzandole il capo]
Di te m'incresce... Ah! l'astro
Che sì fulgente al nascer tuo splendea,
Con gli occhi miei s'estinse...
[lontano squillar di trombe che vien ripetuto da tutti gli echi delle balze circostanti]
Al clangor di barbarici metalli
Odo I monti muggir, muggir le valli.
[Irene ascende una roccia per osservare da lontano]
È dunque ver quanto narrare udimmo,
Che un torrente di Barbari dall'Emo
Precipita, ed il corso ad arrestarne
Muovon l'armi d'Augusto!

Irene
Oh ciel!

Belisario
Che vedi?

Irene
Lunga tratta d'armati a questa volta
Rapida move... Ah! padre [tornando a Belisario]
Fuggiam...

Belisario
Non fugge Belisario.

Irene
Almeno
Meco ritratti di quest'antro in seno.
[conducendolo entro uno speco incavato a piè d'una rupe]

Scena II
Dalle sommità dell'Emo discende un'orda di Alani e Bulgari. Alamiro ed Ottario sono fra i duci. Al suono di barbari strumenti si dice il seguente Coro, ripetuto sempre dall'eco.

Coro
Diffondasi terribile
Grido di guerra:
Tremi la terra,
Rimbombi il ciel.
E all'urto irresistible
Di nostra possa
Scorra per l'ossa
De'Greci un gel.

Scena III
Belisario ed Irene compariscono sul limitare dell'antro e detti.

Alamiro
Impavidi guerrieri,
Quel che vedemmo veleggiar da lungi
Nembo di polve, le coorti asconde
Del greco imperador: l'oro s'appressa
Delle pugne.

Belisario
Qual voce!

Irene
È Alamiro. [sommessamente fra loro]

Ottario
E tu credei
Che all'opra ne fian ligi?...

Alamiro
Sì, risuonar di Belisario il nome
Udrassi appena, e i prodi
Che sotto l'elmo incanutir, seguendo
L'invitto duce, a vendicarne i torti
Pugnando avrem consorti.

Ottario
Dunque s'incontri l'inimico.

Alamiro
All'aure
Delle battaglie alzate
Il grido.

Ottario
All'armi!

Coro
All'armi! [avviandosi]

Belisario
Olà fermate.
[gettando il bastone ed atteggiandosi a maestoso contegno]

Alamiro
Belisario!

Ottario, Coro
Egli!...

Alamiro
Ah! stringo
Le tue ginocchia...

Belisario
Scostati...
Degno non sei tu dì baciar la polve
Che calpesta il mio piè. D'ingiusta guerra
Far strumento il mio none! E me chiamasti
Padre! E Greco sei tu? Vil menzognero!

Alamiro
Quel detto al cor m'è fero
Più di mortal saetta!
Non son uso a mentir... Su greco lido
Da Vandalo nocchier lattante ancora,
Fui accolto.

Irene
Ah! che dici!...

Belisario
Qual grido!... E perchè tremi?
[sempre appoggiato all'omero di Irene]

Irene
O padre, il giorno
Che dal fatal consesso uscia la madre,
A me svelò che il servo tuo non spense
Il pargoletto Alessi, ma sul margo
Lo abbandonò del mar...

Belisario
Che ascolto!...

Alamiro
Ah! forse!...

Belisario
Tu dunque?

Alamiro
Il vero io dissi.
[si trae dal seno una croce annodata ad una catena]
Su questo della Fe' simbolo augusto,
Che sino dalle fasce
Al collo mi pendea, lo giuro.

Belisario
Oh figlia,
Deh! tu rimira.

Irene
Avvi sull'orlo il motto:
In questo segno vincerai.

Belisario
La madre
D'Alessi al collo il divin segno appese
Nel dì che a lui die' vita,
Ed egualmente... il pio...
Motto sculto vi... stava...

Irene, Alamiro
Eterno Iddio!

Irene
Ch'ei fosse!... Oh quai momenti!
Belisario, Alamiro
Ch'io fossi!... Oh quai momenti!
Belisario, Irene ed Alamiro
Parla... prosegui ancor...
[Irene e Belisario ad Alamiro, Alamiro a Belisario]
Mi mancano gli accenti...
La gioia opprime il cor!

Irene
Di'!... su qual riva il barbaro
T'invenne?

Alamiro
Ove con l'onde
Del maestoso Bosforo
Il Ponto... si confonde.

Irene
Fu quivi!...

Belisario
Ah! frena i palpiti,
Cuor mio...

Irene
Nè dell'evento
Un pegno... un qualche indizio...
Avesti?

Alamiro
Or mi rammento!...
Questo pugnale il Vandalo
Raccolse a me dappresso.

Belisario
Oh s'io vedessi!

Irene
Ah! porgilo...

Belisario
È qui sull'elsa espresso...
Forse un Romano?...

Alamiro
È Giunio
Che immola i figli...

Belisario
È il mio,
È... il mio pugnal!...

Irene
Più dubbio
Non resta... omai...

Alamiro
Son io
Figlio di Belisario?

Ottario, Coro
Suo figlio!

Belisario
Alessi... qui...
[stendendogli le braccia]

Alamiro
Padre!...

Irene
Fratello!...

Belisario
Abbracciami!...

Tutti
Oh avventurato dì!

[Alamiro, ora Alessi, si è precipitato fra le braccia del padre, che gli tiene la destra sul capo: Irene stringe teneramente il fratello al seno. Analogo movimento dei Barbari]

Belisario
Se il figlio stringere.

Irene
Se il fratel stringere.

Alamiro
Se il padre stringere.

Belisario, Irene e Alamiro
Mi è dato al seno,
Più non desidero,
Belisario, Alamiro

Son lieto appieno.

Irene
Son lieta appieno.

Belisario, Irene e Alamiro
Sfido i tuoi fulmini,
Sorte crudel.
A questo tenero
Soave amplesso
Tanto del giublio
È in me l'eccesso
Che parmi d'essere
Belisario, Alamiro
Rapito in ciel!
Irene
Rapita in ciel!

Belisario
Figli, partiam: qui l'aura
È d'atre nebbie infesta,
Ma non fia tardo a sperderle
Il vento.

Ottario, Coro
Olà, t'arresta.
Rendine il duce: mutuo
Ne stringe un giuramento
Fin che non sia Bisanzio
Spianata al suol.

Belisario
Che sento!

Ottario, Coro
E il patto inviolabile
Non scioglierem giammai.

Belisario
Giurasti? [ad Alamiro che gli sta d'accanto]

Alessi
Allor...[interdotto]

Belisario
Rispondimi, [con forza.]
Guirasti?

Alessi
È ver, giurai.
Sol morte il voto infrangere
Può che mi stringe seco...
Dunque si muoia... [per trafiggersi]

Irene, Ottario [trattenendogli il braccio]
Arrestati...

Ottario
No 'l fermi tu? [scuotendo Belisario]

Belisario
Son cieco.

Ottario, Coro
Vivi: io sciolgo la sacra alleanza.
[Ottario disarma Alessi e lo spinge verso Belisario]
Noi rechiamo ai nemici la morte.
È segnata de' Greci la sorte...
Belisario fra lor non sarà!

Belisario, Alessi e Irene
Fia delusa l'ardita speranza:
Regge un nume dei Greci la sorte:
Per la patria pugnando da forte
Belisario ogni greco sarà.

[squillano le trombe dei Barbari, ed essi partono guidati da Ottario. Belisario coi figli entra dal lato medesimo, ma per altra via]

Scena IV
TENDA DI GIUSTINIANO
Aprendosi nel mezzo, lascia scorgere nell'ultima distanza le sommità dell'Emo.
Giustiniano e Guardie

Giustiniano
Itene al campo, e sia palese al duce
[ad alcune Guardie, che, ricevuto l'ordine, partono]
Ch'io giunsi e che prefiggo
Alla battagla il nuovo dì.

Scena V
Antonina pallida e scarmigliata, e detto.

Giustiniano
Chi veggio?

Antonina
Un'empia.

Giustiniano
A che venisti?

Antonina
A far palese
Delitto orrendo.

Giustiniano
E scioglierai tu sempre
Ad accusar le labbra?

Antonina
Oh! chiuse allora
Morte le avesse, che menzogna infame
Ad attestar si apriro!
Inorridisci, o Cesare: quel grande,
Che mio consorte più nomar non oso,
È innocente.

Giustiniano
Che dici!

Antonina
Le cifre accusatrici
Man compra simulò: del tradimento
Eutropio ebbi ministro.

Giustiniano
Ah! scellerati!...
Morte ad entrambi...

Antonina
Morte?...
È giusta... la desio... Per queste balze
Corro in traccia di lui... Morire io voglio,
Ma pentita al suo piè... ma ch'io distolga
Dal nefando mio capo
L'alta minaccia del flagello eterno,
S'apra per me la tomba e non l'averno.
Da quel dì che l'innocente
Spinsi in preda a tanti affanni,
Da quel dì che il ciel clemente
Cancellar dovea dagli anni,
De' viventi l'odio io sono...
Di me stessa io son l'orror...
La speranza del perdono
Sol mi regge in vita ancor.
[odesi fuor della tenda un rumore che si avvicina, e voci che gridano]

Voci [di dentro]
Vittoria!

Giustiniano
Intorno echeggia
Di liete grida il ciel!... Che fia?... Si veggia...

Scena VI
Irene circondata dai Pastori dell'Emo e dalle Guardie imperiali, e detti.

Giustiniano
Irene!...

Antonina
Figlia!...

Irene
Oh madre.
Fauste nuove ad entrambi... Il figlio tuo
Spento non è.

Antonina
Che parli!...

Irene
In Alamiro
Abbracciarlo potrai.

Antonina
Ciel!... Non deliro?...
Tu non m'inganni?...

Irene [a Guistiniano]
Fugge
L'oste nemica.

Antonina, Giustiniano
Fugge!

Irene
Inarcherai
Per la sorpresa il ciglio, allor che noto
Il vincitor de' Barbari ti fia.

Giustiniano
Chi?... Parla.

Irene
Belisario.

Antonina
Ei!...

Giustiniano
Come, narra,
Come potea?...

Irene
La china
D'un erto colle che sovrasta al campo
De' Greci scendevam, quando le trombe
Squillare udimmo... impetuoso turbine
Su' tuoi piombò l'Alano, e i tuoi fuggiro.
Ciò dissi al padre che avvampò di sdegno,
E dai figluol scortato
Discese al pian, Fermatevi, eslamando:
Belisario è con voi. La note voce
I fuggitivi arresta:
Torna la speme in ogni cor... Sul carro
Del sommo duce alzan l'eroe repente:
E Quei l'occhio è del campo, egli la mente.
Tutto cangiasi allor... quanto l'aspetto
Di Belisario ardir nei Greci infonde,
Tanto ne scema ai Barbari! Tremenda
Arde, ma breve la tenzon... scomposte
Son già le file del nemico, infrante
Già le temute insegne...
Chi pria fugava, or fugge, o cade estinto,
Trionfa il Greco, il vincitore è vinto.

Giustiniano
Oh giorno!... Oh Belisario

Antonina
Ah! pria ch'io muoia
Una lagrima ancor spargo di gioia!...

[si sente di lontano un funebre suono di trombe misto di grida dolorose. Tutti sono colpiti dal presentimento di somma sciagura]

Tutti
Di pianto, di gemiti
Il cielo rimbomba!
In suono funereo
Echeggia la tromba!
Ignoto terror
Mi scende nel cor!

Scena VII
Alessi e detti.

Alessi
Piangete: son nunzio
Di nuova dolente.

Irene
Il padre?...

Antonina
Quai palpiti!...

Alessi
Dall'orda fuggente
Un dardo partì,
E a morte il ferì.

Irene
Ahi padre!

Antonina, Giustiniano
Qual fulmine!

Alessi
Ei tratto qui viene...

Scena Ultima
Accompagnato da lugubre musica vien condotto Belisario sugli scudi dei Veterani, Guardie e detti.

Tutti [tranne Belisario]
Funesto spettacolo!

Irene [correndo al padre]
Me misera!...

Belisario
Irene!

Tutti [tranne Belisario]
Ricopriti, o ciel,
D'un lugubre vel.

Giustiniano
Amico...
[con voce soffocata dal pianto e stringendo la destra di Belisario]

Belisario
A te, Cesare,
Dei figli la sorte
Affido... rammentalo...
Nell'ora... di... morte...

Giustiniano
Lor padre sarò.

Antonina
Perdono...
[cadendo a piedi di Belisario che fa per alzarsi, ma un tremore lo investe e ricade estinto]

Tutti
Spirò.

[silenzio universale. Antonina resta immobile, guardando il corpo di Belisario]

Antonina [disperandosi]
Egli è spento, e del perdono
La parola a me non disse.
Di mia voce udendo il suono
Forse in cor me maledisse...
Forse in ciel del fallo mio...
Or m'accusa innanzi a Dio...
Ah! toglietemi la vita,
Chè la morte è ben per me!

Giustiniano, Coro
Abborrita dai mortali,
Condannata dall'Eterno,
Vivi, iniqua, e tutti i mali
Prova in terra dell'averno...
Frema il cielo a te d'intorno...
Nieghi a te la luce il giorno...
Ogni istante di tua vita
Cruda morte sia per te.

Antonina
Cielo irato hai sciolto il corso
Al tremendo tuo furore!...
Non ha speme il mio rimorso...
Non ha pianto il mio dolore...
Calpestata, oppressa, abbietta,
Sin da' figli maledetta,
Ogni istante di mia vita
Un supplizio fia per me.
[fugge dissennata, ma giunta innanzi al cadavere di Belisario, si arresta ad un tratto, ed alzando uno strido, precipita al suolo]

Alessi, Irene
La sciagura è omai compita!
Tutto il ciel rapisce a me!
[movimento universale di orrore]

FINE

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