Il Basso Continuo si realizza solo se piace #Partimenti #ScuolaNapoletana #ScuolaVenerta #SacuolaItaliana Anche se talora s’incontra la specificazione “violoncello e cimbalo”, questo non significa necessariamente che il basso continuo debba essere realizzato con due esecutori. Può succedere che nelle edizioni il titolo sia “Organo o violoncello” e nelle parti sia scritto “Organo e violoncello”, come […]

Contestato l’uso del basso continuo

Contestato l’uso del basso continuo Niels Martin Jensen, studioso della musica corelliana, nella Performance of Corelli’s chamber music reconsidered, Firenze 1980, contesta l’uso del basso continuo nelle sonate da camera e esamina le raccolte di altri autori che utilmente possono essere confrontate a quelle di Corelli. Per le opere a stampa di Giovanni Battista Vitali […]

I luoghi comuni del Basso Continuo

I luoghi comuni del Basso Continuo #ScuolNapoletana #ScuolaRomana #ScuolaVeneta #ScuolaItaliana #Partimenti La sonata da camera a tre è un genere musicale caratteristico già da metà Seicento. Secondo Manfred Bukofzer è realizzata da quattro strumenti: due per le parti acute, uno per quella grave e un altro che realizza gli accordi. Comunemente si ritiene infatti che […]

Partimenti e organici in libertà

Partimenti e organici in libertà #Partimenti #ScuolaNapoletana #ScuolaItaliana L’insieme strumentale è variabile nel XVIII secolo (Arcadia, Età dei lumi,  Neoclassicismo, Preromanticismo) , non solo per la parte grave, ma anche per quelle superiori! In Italia c’è infatti grande libertà, che deriva dalla scuola dei partimenti. Le Ariette, Correnti, Gighe, Allemande, Sarabande di Bononcini scritte a quattro voci […]

La musica strumentale nell’Italia del Settecento faceva anche a meno della realizzazione del continuo

La musica strumentale nell’Italia del Settecento faceva anche a meno della realizzazione del continuo #Partimenti #ScuolaNapoletana In Italia le cose stavano diversamente dagli altri luoghi d’Europa, perché differente era la concezione musicale, basata sui partimenti (canovacci per l’improvvisazione), Secondo la testimonianza dei contemporanei, nel XVIII secolo, ossia nell’Arcadia, nell’Età dei lumi, e nel Neoclassicismo, nella musica […]

La scuola musicale italiana è grandiosa, vivace, espressiva, raffinata, un poco bizzarra, libera, ardita, temeraria, stravagante

La scuola italiana dei #partimenti:è grandiosa, vivace, espressiva, raffinata, un poco bizzarra, libera, ardita, temeraria, stravagante, almeno secondo Quantz, #ScuolaNapoletana #ScuolaItaliana #ScuolaVeneta In Italia la musica da camera del XVIII secolo (Arcadia, Età dei lumi, Neoclassicismo) non deve essere necessariamente accompagnata da uno strumento armonico che realizza gli accordi. Anzi, in Italia spesso si preferiva uno strumento ad […]

La rivoluzione dell’Accademia d’Arcadia

I primi #partimenti conosciuti, d’origine romana, sono anonimi e risalgono al 1696, mentre il primo autore di partimenti che ci è noto è Bernardo Pasquini, originario di Lucca ma attivo a Roma assieme a Arcangelo Corelli. Dal 1680 circa al 1730, Roma fu al centro d’una rivoluzione anche musicale, cosiddetta arcade, e la #ScuolaRomana conobbe un […]

Le contraddizioni dell’età del Basso Continuo

Le contraddizioni dell’età del Basso Continuo L’età del Basso Continuo è identificata da alcuni con il Barocco, eppure il Barocco in Italia finisce circa nel 1680, quando comincia l’Arcadia. Il Basso Continuo dopo il 1680 NON è sempre quello che sembra, si tratta spesso di #partimenti che somigliano al Basso Continuo, ma che con il […]

Arcadia, una rivoluzione tutta italiana

L’Arcadia L’Arcadia è una rivoluzione tutta italiana che rende esclusiva ed elitaria la cultura, dalla poesia alla pittura, dalla letteratura alla musica. Nasce e si sviluppa a Roma in circoli laici che volevano tramandare un approccio più libero, edonistico e indipendente vero l’arte e la cultura in genere, distinguendosi dalla visione cattolica dottrinale. L’Arcadia accettava […]

l’età (inventata) del basso continuo

Raccolgo alcune riflessioni mie personali sul Barocco, come è inteso da Manfred Bukofzer, cioè su quell’epoca musicale estesa dal 1600 al 1750. Spesso leggo che il Barocco è anche soprannominato, nei testi rivolti agli studenti d’ogni ordine e grado, “età del Basso Continuo”. Visto che il Basso continuo caratterizzerebbe più di un secolo, così gli specialisti […]