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Vincenzo Bellini

opere

Vincenzo Bellini (1801-1835), ritratto di Federico Maldarelli

Tutti i libretti delle opere e i Lieder

Sheet music, MP3
Adelson e Salvini
Vincenzo Bellini
opera

Opera seria in tre parti di Carlo Pepoli, dal dramma storico Tetes rondes et cavaliers di J.A.F. Ancelot e P.S. Xavier, rappresentato al Théatre National du Vaudeville di Parigi nel settembre del 1833. Composta fra aprile 1834 e gennaio 1835, l'opera venne rappresentata per la prima volta a Parigi, al Théâtre Italien, il 24 gennaio 1835. La scena si finge in una fortezza nelle vicinanze di Plymouth e nella campagna antistante. L'ambientazione è nel secolo XVII.

"Eccovi ridotta nella sua più semplice espressione la pretesa commedia del sig. Ancelot, che il Pepoli a forza di accorciarla, di aggiustarla e di spossarla è riuscito a formarne uno scheletro. Oh, che mirabile libretto! Fortuna che Bellini è stato abbastanza coraggioso per rivestire d'oro quel miserabile abbozzo" (articolo parigino del Moniteur). "Io sono entusiasta del soggetto, lo trovo proprio da ispirare e incomincio a scrivere la musica, sperando che il poeta conte Pepoli di Bologna mi dia dei versi" (Vincenzo Bellini).

Trama Parte I

All'epoca delle lotte tra i Puritani di Cromwell e gli Stuart, nell'accampamento dei Puritani Sir Riccardo Forth (baritono) è malinconico, perché Elvira (soprano), la donna che ama, sposerà Lord Arturo Talbo (tenore) del partito degli Stuart (Ah! Per sempre io ti perdei). Intanto Elvira ottiene dallo zio Giorgio Valton (basso) l'assenso a sposare Arturo, che sopraggiunge. I due si abbracciano (A te, o cara) e sono pronti a lasciare la fortezza col salvacondotto che il padre di Elvira, Gualtiero (basso), ha loro fornito. Gualtiero non può partecipare alle nozze perché deve presenziare al processo contro una misteriosa dama (soprano), che Arturo incontra per caso. Lei gli rivela d'essere Enrichetta di Francia vedova di Carlo I. Arturo la aiuta a uscire dalla fortezza coprendola col velo dimenticato da Elvira, quando aveva chiesto alla dama di aiutarla (Son vergin vezzosa). Irrompe Riccardo, che sfida il rivale a duello. Enrichetta lascia cadere il velo e Riccardo la riconosce, ma è deciso a sfruttare la situazione a proprio vantaggio e li lascia fuggire. Elvira viene a sapere della fuga e impazzisce (Oh! Vieni al tempio).

Parte II

I puritani lamentano lo stato pietoso di Elvira che fuori di sè vaga per il castello (Cinta di fiori) invocando l'amore lontano (O rendetemi la speme). Giorgio prega Riccardo di salvare Arturo (Il rival salvar tu dei).

Parte III

Arturo è entrato nel giardino di Elvira (Son salvo, alfin son salvo) e si unisce al canto dell'amata. La incontra e la fa rinsavire, rivelandole come aveva aiutato Enrichetta di Francia. I due si abbracciano e si giurano eterno amore (Arturo? Sì è desso). Preceduto da un rullio sinistro di tamburi, sopraggiunge Riccardo. Egli rivela ad Arturo che il Parlamento l'ha condannato a morte. Elvira dichiara di voler seguire al patibolo il suo amato (Credeasi, misera!), ma d'improvviso giunge notizia che gli Stuart sono stati sconfitti e che Cromwell ha concesso un'amnistia generale. Tutti esultano ed Elvira ed Arturo possono tornare ad essere felici (Vieni fra le mie braccia).

La partitura
Vincenzo Bellini - I puritani - Partitura
Partitura orchestrale, spartito, parti separate e Arie.

Approfondimenti, trama e commenti musicali
Nel CD-Rom "Vincenzo Bellini" sono contenuti il libretto dei Puritani, gli esempi, le notizie storiche e l'analisi musicale.

Parigi, 11 aprile 1834

Mio caro zio,

Vi diriggo questa a Palermo ...
Di già ho scelto l'argomento per la nuova opera di Parigi: è dei tempi di Cronvello, dopo che questi fece decapitare Carlo I d'Inghilterra. Il fatto è che due partigiani di Cronvello si trovavano {= avevano } una prigioniera di stato, incognita, tornata alla spiaggia d'Inghilterra ...
Un membro del Parlamento d'Inghilterra, Lord Walton, ... ha una figlia promessa sposa ad un altro grande, ed incomincia l'azione con l'arrivo di quest'ultimo per sposare la ragazza, che ne è estremamente amante; lo sposo è segreto partigiano degli Stuardi, quindi al sentire trovarsi una prigioniera di stato, vuol parlarle; la vede e la riconosce per la vedova sventurata di Carlo I Enrichetta di Francia; quindi egli si trova costernato non sapendo il mezzo d'involarla a Lord Walton, di condurla a Londra, e questi stabilisce la partenza nell'istesso giorno perciò dà un lasciapassare a suo genero, per lui e per la sua sposa, per sortire dalla fortezza come per essere garante se incontrassero truppe ecc. ecc. Lo sposo profitta di tale carta; e fa velare la Regina e fugge con essa avendola tutti presa nel suo traversare la fortezza per la sua sposa. Questa giunge ad una finestra a tempo, per vedere il suo promesso fuggire con la prigioniera: questo colpo le toglie la ragione. L'interesse grandissimo comincia in questo punto, ed il ritorno del suo amato, nascosto in un travestimento, la condanna a morte scagliata su di questo per avere fatto fuggire la nemica d'Inghilterra ecc. ecc. fa che l'anima è piena delle più toccanti situazioni.
La Giulia Grisi farà la ragazza, Rubini lo sposo, Tamburini un rivale di sentimenti sublimi e Lablache un parente della ragazza, solo appoggio che le resta nella sua grande disgrazia, perché anche il padre le viene arrestato per non essere stato accorto bastante a guardare la prigioniera ...

Tanti abbracci e credete all'affezione del vostro nipote

Vincenzo Bellini