La Canzone

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La Marcia Reale fu composta nel 1831. Il testo sulla musica di Giuseppe Gabetti fu riscritto più volte.

 

La sua popolarità fu da principio maggiore, rispetto a Fratelli d'Italia. Dal 1922 al 1943 ad ogni esecuzione pubblica, la Marcia Reale venne seguita da " Giovinezza", inno del Partito Nazionale Fascista.

 

Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 l'inno di Mameli risuonò per tutta Italia. La Marcia Reale venne definitivamente accantonata e il governo adottò come inno nazionale provvisorio La canzone del Piave. Nel 1945 Toscanini diresse a Londra l'Inno delle Nazioni che Verdi aveva composto nel 1862, comprendente non la Marcia Reale ma l'inno di Mameli. Il Canto degli italiani vide così riconosciuta la sua importanza. Il 12 ottobre 1946 il Ministro della difesa Cipriano Facchinetti comunicò che l'inno da eseguirsi il 4 novembre alla cerimonia del giuramento delle Forze Armate sarebbe stato quello di Mameli, che divenne l'inno della Repubblica italiana.

 

Marcia Reale d'Ordinanza

 

testo

in italiano

"Marcia Reale d'Ordinanza"
parole: la Marcia Reale d'Ordinanza ufficialmente non ebbe alcun testo. Poeti diversi scrissero i versi da adottare alla melodia.

musica: fu composta nel 1831 dal violinista e direttore d’orchestra, capo musica del
primo reggimento Savoia, Giuseppe Gabetti (Torino, 4 marzo 1796-La Morra, 22 gennaio 1862) su incarico di Carlo Alberto di Savoia. Gabetti spedì al Sovrano alcune
marce, lasciandogli la possibilità di scegliere. Per questa composizione l'Autore rinunciò a
qualunque ricompensa. Gabetti compose anche delle messe e dei vespri. Dal 1831 al 1848 fu direttore d'orchestra al Teatro Regio di Torino.

partitura della marcia reale
partitura della marcia reale
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La Marcia Reale d'Ordinanza, preceduta dalla Fanfara Reale, è stata l'inno del Regno di Sardegna prima e del Regno d'Italia poi, sembrando più adeguata a rappresentare l'epilogo moderato delle guerre d'Indipendenza, sino all'avvento della Repubblica.

Giuseppe Verdi fu chiamato nel 1862 a comporre l'inno delle Nazioni per l'Esposizione Universale di Londra. La partitura verdiana inizia con un coro, poi la voce solista e infine l’Inno vero e proprio, ripreso in forma responsoriale dal coro. Seguono gli inni nazionali inglese, francese, italiano, sviluppati assieme e conclusi dal coro. Per l'inno italiano Verdi scelce "il canto degli italiani" (Fratelli d'Italia) di Mameli e di Novaro, considerandolo più rappresentativo dei sentimenti nazionali.

 

Fanfara Reale

Evviva il Re! Evviva il Re! Evviva il Re!
Chinate, oh reggimenti, le Bandiere al nostro Re
la gloria e la fortuna dell'Italia con Lui è.
Chinate, oh reggimenti, le Bandiere al nostro Re
bei fanti di Savoia gridate Evviva il Re!

Marcia Reale d'ordinanza

Viva il Re! Viva il Re! Viva il Re!
Le trombe liete squillano
Viva il Re! Viva il Re! Viva il Re!
Con esse i canti echeggiano
rullano i tamburi e le trombe squillano, squillano
cantici di gloria eleviamo con gioia e fervor
Tutta l'Italia spera in te
l'Italia crede in te
segnal di nostra stirpe e libertà, e libertà!

Viva il Re! Viva il Re! Viva il Re!
Le trombe liete squillano
Viva il Re! Viva il Re! Viva il Re!
Con esse i canti echeggiano
rullano i tamburi e le trombe squillano, squillano
cantici di gloria eleviamo con gioia e fervor
Tutta l'Italia spera in te
l'Italia crede in te
segnal di nostra stirpe e libertà, e libertà!

Quando i nemici agognino
i nostri campi floridi
dove gli eroi pugnarono
nella trascorsa età.
Finché duri l'amor di Patria fervido
finché regni la nostra civiltà.

L'Alpe d'Italia libera
del bel parlare angelico
piede d'odiato barbaro
giammai calpesterà
finché duri l'amor di Patria fervido
finché regni la nostra civiltà.

Come falange unanime
i figli della Patria
si copriran di gloria
gridando viva il Re.
Viva il Re.

 

video

Marcia reale d'Ordinanza

 

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